Piazza di Spagna


    Prende il nome dal Palazzo dell'Ambasciata di Spagna, dalla parte verso Via dei Due Macelli; un tempo era divisa in due zone, e la seconda si chiamava Piazza di Francia per la presenza dell'Ambasciata di Francia dalla parte verso Via del Babuino.
La scalinata di Trinita' de' Monti in Piazza di Spagna
Piazza di Spagna di notte
    La fontana della "Barcaccia", opera di Pietro Bernini padre di Gian Lorenzo, ricorda la terribile inondazione che colpì la città uccidendo migliaia di persone ed allagando la parte bassa. Piazza di Spagna venne sommersa e, quando l'acqua e il fango si ritirarono, rimase arenata una barchetta nel luogo in cui verrà collocata la famosa fontana.
    La splendida Scalinata di Trinità dei Monti, opera del De Sanctis, è la settecentesca scenografia dell'intera piazza, da ammirare di scorcio, inquadrata dai palazzi che profilano Via dei Condotti.
    Al n.26 si trova la Keats-Shelley Memorial House. Qui abitò tra il 1820 e il 1821 Keats, il poeta "il cui nome venne scritto sull'acqua", che gettava dalla finestra gli spaghetti serviti e non adatti alla sua cagionevole salute, essendo tisico.     La colonna sovrastata dalla statua della Madonna, eretta l'8 dicembre 1856, celebra il Dogma dell'Immacolata Concezione proclamato da Pio IX. Ogni anno, l'8 dicembre, il popolo romano le reca un omaggio floreale.
Particolare della scalinata di Trinita' de' Monti
Turisti in Piazza di Spagna
    Il Palazzo di Propaganda Fide fu iniziato da Gian Lorenzo Bernini e finito dal "rivale" Francesco Borromini che, subentrato nella fabbrica, volle scherzare con il predecessore: ornò le finestre di grosse orecchie d'asino. Bernini rispose ben presto all'offesa, collocando un priapo munito di evidenti attributi mascolini sul terrazzo della sua casa, posta di fronte al Palazzo. Di questo battibecco si è però persa la traccia concreta: ne resta memoria nella tradizione.
    La "via dei Condotti" prende il nome dall'Acqua Vergine, condotta a Roma nel 19 a.C. da Agrippa, che volle chiamare la sorgente in questo modo in memoria della fanciulla che indicò al generale e ai suoi soldati assetati il luogo dove scaturiva l'acqua. In realtà, per questa strada passano i condotti che papa Gregorio XIII fece costruire per portare l'acqua a Trevi nel XVI sec. e da allora la via fu chiamata "Via Conductorum".
Via dei Condotti di notte
Carrozze per turisti in P.zza di Spagna
    Al n. 86 si trova il celebre Caffè Greco, fondato da un levantino nella seconda metà del Settecento, in stile neoclassico. E'uno dei più antichi caffè di Roma e fu frequentato da molti intellettuali e artisti sia italiani che stranieri, che contribuirono a dargli notorietà e prestigio, tra i quali Stendhal, Leopardi, Casanova, Gogol, Canova, Goethe, Heine, Schopenhauer, Liszt, Wagner, Buffalo Bill, Goldoni, e molti altri ancora.

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Testi a cura di Silvia Zanini

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