Il pellegrinaggio: Il Viaggio della Vita


  La scelta del peregrinari (dal latino: pellegrinare) e’ emblematica della dimensione spirituale dell’uomo del Medioevo: la vita era allora intesa come un viaggio che l’uomo compie in una terra d’esilio; la patria e’ nell’aldila’, presso il Padre Celeste.
  La quies dell’anima, la pace dagli affanni e dai tormenti della vita, non puo’ che essere ricercata altrove, in una dimensione completamente sradicata dal tempo del nunc (ora) e dallo spazio dell’hic (qui): la felicita’ cristiana verra’ raggiunta solo con la morte, che non e’ un annullamento e fine di tutto, ma trapasso a una nuova e piu’ felice vita spirituale.
  Dunque, l’esperienza del pellegrinaggio, in atto molto tempo prima dell’istituzione del Giubileo del 1300, assunse un duplice, fortissimo, significato simbolico-religioso: nel pellegrino era infatti condensato il simbolo esistenziale dell’uomo medievale, viandante in vita; nella meta principale che il pellegrino intendeva raggiungere, la citta di Roma, dove avrebbe incontrato il Papa, vicario di Cristo in terra, egli riconosceva la Civitas Dei, la terra promessa della salvazione cristiana; Roma, il luogo dove si concentrava al sommo grado e da dove si irradiava in tutto il mondo allora noto il potere temporale insieme a quello spirituale del Principe del Cristianesimo Universale.

  Movesi il vecchierel canuto e stanco
  del dolce loco ov’à sua età fornita
  e da la famigliuola sbigottita
  che vede il caro padre venir manco;
 
  indi traendo poi l’antiquo fianco
  per l’estreme giornate di sua vita,
  quanto più pò, col buon voler s’aita,
  rotto dagli anni e dal camino stanco;
 
  e viene a Roma, seguendo ’l desio,
  per mirar la sembianza di colui
  ch’ancor lassù nel ciel vedere spera:
 
  così, lasso, talor vo cercand’io
  Donna, quanto è possibile, in altrui
  la disiata vostra forma vera.
 

  (Petrarca, Rerum Vulgaria Fragmenta, XVI)

  Andare a Roma divenne un imperativo morale per l’uomo del Medioevo: significava compiere un viaggio di espiazione per ottenere il perdono dei peccati dal Papa, per visitare e venerare le sante reliquie e, allo stesso tempo, per prepararsi all’ultimo e decisivo viaggio di ricongiungimento in Dio.
 



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