CINEMA Home Page

Shakespeare in love

Drammatico. Vi siete mai chiesti come ha fatto Shakespeare a creare quel capolavoro di arte drammatica che è la storia di Romeo e Giulietta? Il genio... Ma se fosse una storia vera?!?
Il film ci presenta un Romeo e una Giulietta che creano, giorno dopo giorno, ciò che il Poeta incide con le parole sul manoscritto di quella che sarà forse la sua opera più famosa. La passione, la forza delle parole, la drammaticità dei fatti di questa storia sono trasmessi da Shakespeare in maniera completa e perfetta perché... è lui stesso che trasferisce il suo dramma d'amore in una tragedia da rappresentare in teatro!
La sua Giulietta (Gwyneth Paltrow) è una facoltosa fanciulla figlia di un ricco papà che la promette in sposa a un ricco (anche se ormai quasi sul lastrico) proprietario terriero americano. Ma Giulietta cerca l'amore, l'amore vero, l'amore che prende e travolge, l'amore che ti toglie il respiro e ti trascina corpo e mente nella più bella avventura della tua vita.
Questa passione, che la anima dal profondo, la spinge a vivere contro le regole, e a cimentarsi in un provino a teatro: per la nuova commedia del drammaturgo Shakespeare cercano nuovi attori. Ma, per poter accedere al provino, è costretta a mettersi una parrucca e a mascherarsi da uomo: il teatro, arte volgare, è riservato ai soli uomini!
Al ballo di fidanzamento, Shakespeare si "imbuca" e riesce ad avvicinare Giulietta, che lo riconosce: Shakespeare è un poeta del volgo, è povero e non può aspirare a frequentare la bella Giulietta, ma Giulietta trova in lui quello spirito libero, di grande passionalità, che la anima e che cerca. Il loro incontro dura un attimo, ma quell'attimo è sufficiente per riconoscersi e per desiderare al più presto un'altra occasione per rivedersi.
Shakespeare, ignaro del travestimento, affida a Giulietta la parte di Romeo, che si rivela subito all'altezza dell'impegnativa parte affidatagli. Fuori dal teatro, Shakespeare corre al balcone della sua Giulietta cercando, di nascosto dalla famiglia di lei, di concedersi qualche istante di felicità e di amore.
Ma il loro è un amore impossibile: lei non può sposarlo (se non disonorando la famiglia) e nel contempo è costretta a sposare il pretendente scelto dal padre. Ciò logora il cuore di Shakespeare che trasforma in una tragedia la sua opera e trasporta nello scritto la passione degli istanti vissuti, e rubati, con Giulietta.
Arriva il giorno della rappresentazione. Quello stesso giorno Giulietta si sposa...
Una serie di colpi di scena trasforma la rappresentazione teatrale nell'ultimo atto d'amore tra Romeo (Shakespeare) e Giulietta...
Il film, che ha il punto di forza nel parallelo tra la tragedia rappresentata sul palcoscenico e quella vissuta contemporaneamente dai due giovani, è interpretato magistralmente da Gwyneth Paltrow (Oscar 1999 Miglior attrice protagonista) e da Joseph Fiennes. La regia, che dona teatralità all'intera rappresentazione, riesce nell'impegnativo compito di rappresentare la finzione scenica e la realtà vissuta. Forse, l'unica pecca sembra essere l'eccessivo provincialismo conferito all'ambiente in cui è rappresentata la vicenda: sembra essere un piccolo villaggio di pastori, più che un'importante città sede di 3 teatri e degna della visita della Regina.




Drammatico. John Madden vorrebbe farci credere che Romeo & Giulietta e' una storia tratta dalle esperienze personali di William Shakespeare ? E che senza un opportuno inammoramento, capitato nel momento giusto, l'opera si sarebbe chiamata Romeo ed ... (un nome brutto che non ricordo), la figlia del pirata ? O dobbiamo forse pensare che le idee per la sceneggiatura non fossero molte ?
E' il tipico film da Oscar questo "Shakespeare in love", creato per il pubblico, commerciale, kitsch, che si da' arie di essere impegnato, e molta gente ci crede pure. Prende Shakespeare, lo familiarizza, tenta di avvicinarlo al pubblico in un'operazione falsamente seria. Questa Londra dopo-Medioevo, dove la peste c'e' ma non si vede, pare quasi un cartone animato. Come se non bastasse, il film vince Oscar su Oscar (addirittura sette, mi pare); tra cui uno alla migliore attrice Gwyneth Paltrow, premiata piu' per essere nella parte migliore della sua carriera che per l'interpretazione alquanto scialba, e uno alla migliore attrice non protagonista Judi Dench. E mentre "Shakespeare in love", felicemente accompagnato da "Salvate il soldato Ryan" (altro falso-capolavoro, o meglio: capolavoro a detta dei produttori) ridacchia sotto una pioggia di Oscar e incassi che questi comportano, due film belli, meritevoli e intelligenti come "La sottile linea rossa" e "The Truman show" vengono del tutto ignorati. Inutile aspettarsi decisioni razionali dagli Academy Awards, che continuano a premiare il film giusto solo qualche volta, rendendo vincenti opere divertenti ma mediocri come questa, tutte le altre.




Vorrei aggiungere qualcosa sul film "Shakespeare in Love". Il film non è tanto di carattee storico, poichè le ricostruzioni d'ambiente non hanno il compito di ricreare puntualmente uno squarcio di secolo. Centrale è il pretesto teatrale per fare dell'humour sulla figura dell'attore in genere e sulla sua evoluzione.
Io direi che Shakespeare in Love è un film che cita se stesso. Protagonisti sono gli attori, non nei ruoli differenti che assumono nella fiction, bensì nell'interezza della loro categoria. Film che si avvale di una buona dose di autoironia, in cui il teatro elisabettiano offre lo spunto per parlare di altro, per ridicolizzare i comportamenti istrionici degli attori (si veda l'attore a cui è affidata la parte di Mercuzio o lo speziale), nonchè per ricordare allo spettatore di ogni tempo che tutti siamo attori sul palcoscenico della vita.
La fiction infine ha sempre la meglio, riuscendo a curare le nevrosi dello spettatore contemporaneo.



Regia: John Madden
Interpreti: Gwyneth Paltrow, Joseph Fiennes, Geoffrey Rush, Judi Dench
Anno: USA, 1998