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E' vero che la virulenza del virus e' in relazione allo stato psicofisico del
recettore? E' quindi vero che piu' si e' stressati, ansiosi e piu' ci si infetta ? |
Allo stato attuale non e' possibile verificare sperimentalmente il rapporto tra AIDS e stress, tuttavia numerosi fattori psicologici e biologici interagiscono in situazioni di tensione e influenzano senza dubbio il sistema immunitario e quindi la sensibilita' alla malattia infettiva . E' molto impegnativo tentare di offrire uno schema interpretativo del rapporto tra stress e decorso dell'infezione da HIV basato sui meccanismi biologici . Le conoscenze raggiunte dalla ricerca sperimentale condotta sull'uomo offrono tuttavia spazio ad una interessante osservazione critica . Il processo patologico dell'infezione da HIV ha una sua inerzia biologica che non va sottovalutata, i fattori psichici ed emozionali come suggeriscono numerosi risultati della ricerca psiconeuroimmunologica degli ultimi anni hanno una reale azione modulatoria sulla malattia infettiva . Il dott . Baker, in una ricerca su 23 adolescenti di sesso femminile ha sottolineato che un tipo di comportamento antisociale, l'abuso di stupefacenti e di sostanze alcooliche sono tra le cause che piu' spesso aumentano il rischio di contrarre il virus HIV . E' stato inoltre descritto che interventi psicoeducativi seppure non modificano la reattivita' biologica hanno un effetto favorevole alla riduzione del distress emozionale e prevengono lo stress determinato dalla notifica della diagnosi di sieropositivita' . |
Quali sono state le cause della diffusione di questo virus? Come e stato possibile questo disastro umano? E' possibile sia auto distruzione della povera gente, e chi sta facendo questa manovra socio politica? Si prevede una fine, quanti morti la nostra societa' dovra' ancora contare? |
Il Virus HIV "non guarda in faccia nessuno", ricchi o poveri, colti o ignoranti, alti o bassi, belli o brutti, quindi sono la conoscenza e la prevenzione che ci mettono al riparo dal contagio . L'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS) prevede che entro pochi anni vi saranno circa 1.500.000 morti l'anno . |
In che misura esistono delle "Categoria a rischio", cioe' effettivamente piu' esposte? |
I tossicodipendenti che praticano scambio di siringhe sono i gruppi piu' esposti; gli omosessuali maschi, perche' il rapporto anale favorisce il contatto con il sangue e sperma infetti; tanto piu' se si cambiano numerosi partners . Coloro i quali hanno rapporti con uomini e con donne e cercano frequentemente rapporti promiscui . Chi si prostituisce; chi ha rapporti sessuali non protetti con prostitute . Chiunque abbia rapporti sessuali con un soggetto sieropositivo . |
Il profilattico che percentuale di "sicurezza" offre? |
I profilattici o preservativi, cosi' chiamati comunemente, offrono una efficace barriera contro il virus HIV . Per quanto riguarda una sicura percentuale non credo possa essere consolante sapere che basta una sola probabilita' per annullarne l'efficacia . Comunque potremmo considerare che se correttamente usati nel giusto tempo e nelle nanovre per indossarlo, il profilattico puo' offrire una percentuale di "sicurezza" intorno all'85/90 per cento . |
Prospettive di cura e possibilita' di guarigione |
Sono in fase sperimentale farmaci che potrebbero essere capaci di rallentare la progressione della malattia prolungando la vita di coloro che sono stati colpiti dal virus HIV . Allo stato attuale delle conoscenze non esiste alcun tipo di cura in grado di sconfiggere l'AIDS . Non vi e' neppure un vaccino che possa impedire a persone non infette di prendere l'infezione . Dovranno passare anni prima di trovare un rimedio efficace . |
Come si prende la malattia? E, oggi, possiamo realmente fidarci delle conoscenze mediche? |
La responsabilita' dei clinici occupati nelle ricerche e cure di coloro i quali sono stati contagiati dal virus HIV, esplicano il loro lavoro con la massima responsabilita' . Inoltre la liberta' e la circolarita' delle informazioni sono una ulteriore garanzia di serieta' di informazione . Non e' stato dimostrato che vi siano rischi dovuti a contatti sociali, ambiente familiare, di lavoro, di scuola, locali pubblici, inclusi bar e ristoranti, mezzi di trasporto, alimenti, acqua, stoviglie, servizi igienici, piscine, spogliatoi, trasmissione nell'aria, goccioline di saliva, colpi di tosse); contatti casuali esempio, stretta di mano, contatti con animali, punture di zanzare o di altri insetti . |