Progetto A.D.A. PAGINA 1
Come si puo' trasmettere l'AIDS? Il virus dell'AIDS puo' essere trasmesso da qualsiasi persona che ha contratto l'infezione .
     Puo' cioe' essere trasmesso non solo dai malati di AIDS, ma anche dai "portatori" asintomatici (ovvero che non avvertono sintomi) .
     Il contagio avviene solo quando il virus HIV penetra nel sangue di una persona sana .
     L'infezione da HIV, o virus dell'immunodeficienza acquisita, si trasmette anche attraverso rapporti sessuali (omosessuali ed eterosessuali) .
     I genitali rappresentano solo la porta d'ingresso del virus nel nostro organismo; non esiste, cioe', una sintomatologia o una lesione specifica a carico dei genitali provocata dal virus HIV .
     Essere contagiati dal virus HIV non significa necessariamente ammalarsi di AIDS .
E' utile sapere di essere sieropositivi? E' molto importante che tutti comprendano che una persona puo' essere infettata dal virus dell'AIDS senza mostrare nessun sintomo .
     E' possibile per anni sentirsi bene, avere un aspetto buono e non sapere che si e' infetti .
     Tuttavia durante questo periodo una persona portatrice dell'HIV puo' passare il virus ad un partner sessuale, a persone con le quali scambia aghi per la droga .
     Conoscendo il proprio stato si puo' evitare la trasmissione ad altre persone, si puo' assumere un atteggiamento di consapevolezza e responsabilita' nei confronti di una eventuale gravidanza .
     La possibilita' che si trasmetta il virus al nascituro si aggira intorno ad una percentuale che varia dal 25 al 50 per cento .
     Una madre infetta puo' passarlo al neonato prima o dopo il parto .
     Inoltre, si possono assumere farmaci che diminuiscono il rischio di progressione della malattia .
     Ad oggi non esistono vaccini ne' terapie specifiche, per cui e' necessaria e fondamentale la prevenzione e la conoscenza .
E' una malattia terribile che puo' colpire tutti. Come si puo' imparare a convivere con una cosi' atroce realta'? E' vero, l'AIDS e' una malattia terribile che puo' colpire tutti .
     Il nostro impegno quotidiano e' la costante attenzione e una sempre aggiornata conoscenza intorno al lavoro di coloro i quali quotidianamente si impegnano nell'informazione corretta del fenomeno .
     Un pensiero del tipo "non puo' accadere a me" e' quanto di piu' pericoloso e rischioso possa capitarci .
Visti i successi e gli insuccessi dei vari programmi anti-droga, puo' lei dottore formulare un programma suo anche se fantastico o difficilmente realizzabile? E' una domanda stimolante: proporrei una cura disintossicante in "crociera psicoterapeutica" .
     Il successo in una terapia in caso di una tossicomania e' in relazione all'interazione tra medico,psicologo e tossicodipendente ed ambiente presso il quale il soggetto e' in trattamento .
     Gli interventi possono essere quindi correlati tra farmaco prescritto dal medico, l'intervento psicologico ed un luogo di cura adeguato .
     Con la somministrazione del farmaco si tenta una sostituzione della quantita di sostanza stupefacente assunta quotidianamente fino alla disintossicazione .
     Si tenta in sostanza di sostituisce la droga con un'altra sostanza che dia una dipendenza fisica meno intensa .
     Nel contempo si somministrano anche farmaci protettori del fegato poiche' nella maggior parte dei casi, i tossicodipendenti vivono i condizioni igieniche discutibili ed anche la loro alimentazione non costituisce una nutrizione adeguata .
     E' necessario che il tossicodipendente possa prendere coscienza dei lati piu' complessi della sua personalita' e quindi l'intervento psicologico puo' mettere in evidenza quegli aspetti che, attentamente curati, consentiranno un processo di crescita necessario al soggetto a sopportare sia l'intervento medico che psicologico .
     L'ambiente nel quale sono possibili sia l'intervento medico che psicologico costituisce un fattore importante poiche' il tossicodipendente ricostruisce una propria struttura di personalita' trovando spesso collaborazione ed esempio da altri che, come lui, con volonta' e serieta', cercano di rimettere insieme spaccati di vita ed esperienze che li hanno condotti ad una vera e propria fuga dalla realta' .
     Con questi metodi si sono ottenuti sufficienti risultati .
     Sono allo studio altre soluzioni e, per rispondere a questa domanda proporrei organizzare delle vere e proprie traversate in mare con le modalita' che vengono specificate di seguito .
     Costituire una sede a terra : Gruppo di incontro trisettimanale e preparazione alla" crociera terapeutica" .
     48 ore di gruppo .
     In mare: 30 giorni pieni con programma giornaliero che comprende : - colloqui, psicoterapia di gruppo e individuale; - Desensibilizzazioni, autoipnosi ed altre tecniche tagliate su misura per il soggetto tossicodipendente .
     L'originalita' e la notevole validita' della iniziativa psicoterapeutica consiste nell'isolare nella liberta' il tossicodipendente ed evitare i rischi, sempre presenti in altre comunita', delle occasioni di incontro con le sostanze tossiche .
     Il personale della "crociera terapeutica" : - Un medico, uno psicologo, altro personale sanitario .
Domanda strana, come non si trasmette il virus dell'HIV? Non si corrono rischi con il contatto casuale .
     Prendersi cura di un malato di Aids non comporta un rischio .
     L'infezione non si trasmette con una stretta di mano, con la tosse o starnuti e non e' mai stato dimostrato un eventuale contagio con baci e abbracci .
     Non e' stata dimostrata la trasmissione attraverso gli alimenti preparati da persone portatrici del virus o l'uso delle stesse stoviglie .
     L'acqua non trasmette il virus .
     Non si prende l'AIDS al bar o al ristorante oppure nuotando in piscina dove ci sono individui malati .
     Con le normali attenzioni igieniche si possono utilizzare senza rischi anche gabinetti pubblici, mezzi di trasporto, telefoni, scuole, caserme, uffici .
     Non si prende l'AIDS donando sangue .
Quando si trovera' il vaccino? Gli studiosi stanno attivamente e affannosamente sperimentando un vaccino contro l'HIV, ma attualmente non siamo ancora in grado di segnalare buoni esiti .

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